In rete circolano molti video che invitano a guadagnare con il dropshipping. Il problema è che molti di questi contenuti trasmettono un messaggio molto più semplice di quel che poi è la realtà: mettere in piedi uno store, fare qualche pubblicità e vendere un prodotto non proprio facendosi i soldoni.
La realtà però, è diversa dalle aspettative che creano quelli che noi chiamiamo fuffa guru. Il dropshipping ha sicuramente i suoi innumerevoli vantaggi, ma anche svantaggi. Vediamo di far chiarezza su questo metodo di guadagno.
Guadagnare con il dropshipping: cos’è e come funziona?
Avviare un business con il dropshipping rientra sicuramente nelle risposte di chi cerca una soluzione su come guadagnare online concretamente. Ma è davvero così semplice come molti in rete ci fanno credere? Te lo assicuriamo noi, no, per nulla.
Il dropshipping è una forma di guadagno che si identifica a tutti gli effetti come commercio elettronico. La differenza rispetto al tradizionale e-commerce, è la sua metodologia. Infatti, solitamente il commerciante ha suo magazzino in cui fornisce le scorte, mentre il dropshipping non necessita di magazzino perché il venditore commercializza un prodotto che non gli appartiene.
Per iniziare a fare dropshipping servono skills tecniche, come realizzare una piattaforma di e-commerce oppure appoggiarsi a CMS già creati, come Shopify e Prestashop. Ma anche conoscere il marketing online, strutturando le migliori strategie al fine di aumentare le visite e convertire esse, in clienti.
Ora che hai compreso in che cosa consiste il dropshipping, e quindi che si basa sulla vendita di prodotti non tuoi, è importante capire come iniziare a strutturare questo business.
Cosa ci vuole per fare dropshipping? Tutto quello che ti serve
Se non sai cosa ci vuole per fare dropshipping, è bene che inizi a segnarti una lista to do da portare a termine, dato che le azioni non sono poche:
- P.IVA: il primo step è quello burocratico. Il dropshipping è una vera e propria attività imprenditoriale, ecco perché dovrai aprire obbligatoriamente partita IVA, e se stai pensando alla ricevuta occasionale ti freniamo fin da subito, perché non sarebbe fattibile. Tuttavia, nel regime forfettario e con il tetto massimo di 85 mila euro, non dovresti aver “paura” di pagare troppe tasse.
- Skills tecniche: SEO, campagne pubblicitarie e costruzione dell’e-commerce, sono tutte competenze che sarebbe necessario avere al fine di convertire i visitatori in potenziali clienti. Ma non di meno, il tuo business ha necessità di fare brand positioning, e senza queste competenze o qualcuno che ti aiuti, sarebbe impossibile raggiungere i risultati prefissati.
- Costruzione dell’e–commerce: la piattaforma più famosa per fare dropshipping è senza dubbio Shopify. Con poche basi di informatica, potresti costruire la tua piattaforma di commercio elettronico da zero. Ma attenzione, questo non preclude l’intervento di un programmatore o di un tecnico esperto che ti aiuti nelle integrazioni e nel corretto funzionamento.
- Scegliere un prodotto di nicchia: hai la possibilità di aprire un negozio e-commerce optando per una one page con un solo prodotto high ticket, oppure un po’ come Amazon (in più quantità) ma con dei prodotti molto più verticali, con quantità miste e prezzi medio alti.
Tra le tutte le tecniche di marketing, se vuoi guadagnare con il dropshipping devi mettere da parte un bel po’ di budget da destinare alle campagne di advertising, il cui costo potrebbe essere alto.
Ed ora arriviamo alla domanda tanto frequente, quanto si guadagna con il dropshipping? Dipende. Sarebbe come prevedere il futuro. Dipende dalle tue capacità, da quanto vanno forte i prodotti che hai individuato e dall’interesse (se c’è), del pubblico a cui ti rivolgi.
I dropshipper più bravi potrebbero marginare su un prodotto anche il 20% o 30%, riuscendo a fatturare dai 1.000€ fino ai 10.000€ al mese oltre. Non possiamo dirlo con certezza, ma la variabile è troppo alta per stimare un guadagno, che sostanzialmente, potrebbe essere “indefinito e infinito”.