Lavoro in nero come farsi pagare 

Come farsi pagare dal datore di lavoro quando non si ha un contratto? Come recuperare gli stipendi e l’eventuale TFR? Vediamo insieme cosa dice la legge in caso di lavoro non pagato senza un contratto regolare. 

Lavoro in nero come farsi pagare? Il lavoro non pagato senza contratto permette comunque di intraprendere delle azioni per ottenere il giusto risarcimento? 

Per recuperare gli stipendi, il TFR e le somme che non sono state corrisposte dal datore di lavoro in caso di attività non dichiarata all’Inps e dunque irregolare richiede molto più impegno e l’intervento di un professionista come l’avvocato o di un’azione da parte dell’Ispettorato del lavoro. Vediamo più nel dettaglio come funziona. 

Lavoro in nero come farsi pagare stipendi e TFR 

Lavoro nero risarcimento: è possibile ottenerlo? In molti, pensano che non avendo un contratto regolare sia impossibile riuscire a ottenere gli stipendi arretrati, il TFR e il pagamento dei contributi non versati e delle ferie. 

In realtà, anche con un impiego senza contratto se il lavoro in nero non è stato pagato si possono recuperare tutte le somme dovute. Infatti, in questi casi è il datore di lavoro ad aver commesso un illecito e dimostrando ciò si possono richiedere le somme non versate e recuperare di conseguenza quanto spetta. 

Se non si è mai firmato un contratto di lavoro il primo passo è affidarsi a un avvocato per istruire una causa e fare una denuncia al datore. Per procedere con la denuncia alle autorità preposte come la Guardia di Finanza o l’Ispettorato del lavoro, bisognerà provare di aver prestato la propria opera lavorativa. 

Per dimostrare quali sono le attività lavorative svolte si devono produrre delle prove testimoniali che possono poi essere portate dinanzi al giudice. In questo caso, si possono accettare prove come: incontro con i fornitori, dichiarazioni dei colleghi di lavoro, comunicazioni lavorative tramite e-mail, messaggi o WhatsApp, testimonianze dei clienti. 

Una volta trovate tutte le prove contro il datore di lavoro, il giudice si pronuncerà in merito alla questione. E se darà ragione al lavoratore, come avviene ogni qual volta sono presenti le prove, sarà possibile per lui recuperare: la retribuzione mensile non percepita secondo il CCNL di appartenenza, il TFR e le ferie maturate e si otterrà anche il versamento dei contributi. 

Si possono recuperare gli stipendi da lavoro nero senza avvocato? 

Se non si ha la possibilità di intraprendere un’azione legale con il supporto di un avvocato è possibile anche agire attraverso altre sedi amministrative. 

In particolar modo è possibile denunciare il lavoro in nero recandosi alla Direzione Territoriale del Lavoro, che si trova in tutte le provincie italiane, e parlare con l’ufficio dell’Ispettorato competente per avviare una conciliazione. 

Infatti, in questo caso, prima di passare all’azione legale in tribunale, l’Ispettorato del lavoro contatta il datore di lavoro e cerca di raggiungere un accordo direttamente con lui al fine di far ottenere al lavoratore quando dovuto. 

Nel caso in cui non si trovi un accordo. Allora l’Ispettorato del lavoro procederà a un decreto ingiuntivo al fine di avviare il pignoramento dei beni intestati all’azienda al fine di ripagare il lavoratore. 

Naturalmente, oltre a dare al lavoratore la possibilità di ottenere stipendi e TFR, l’Ispettorato del lavoro farà una multa al datore di lavoro per il mancato pagamento dei contributi, che poi dovranno essere versati in base alla durata del rapporto avuto con il dipendente e dalle ore lavorate. Oltre a pagare anche una somma aggiuntiva per la multa

Quanto tempo ci vuole per recuperare gli stipendi? 

Per essere pagati anche se si è lavorato in nero i tempi possono dipendere dal tipo di azione intrapresa. Nel caso in cui si ottenga una conciliazione la causa si chiuderà in tempi più brevi. Se invece si andrà in tribunale allora la causa potrebbe richiedere diversi mesi prima che il giudice proceda alla sentenza definitiva. 

Lascia un commento

Torna in alto