Quante pause in 8 ore di lavoro

Se ti sei mai chiesto quante pause spettano in 8 ore di lavoro, è giunto il momento di fare il punto della situazione. Partiamo dal presupposto che ogni azienda può specificare delle direttive in merito all’accordo stipulato con il proprio dipendente.

Ma questo non significa che ogni impresa è tenuta a poter gestire autonomamente le ore di lavoro e le pause concesse ai suoi lavoratori. Infatti, a regolamentare i diritti e doveri dei dipendenti e dei corrispettivi datori di lavoro, vi sono i cosiddetti CCNL (Contratti Collettivi Nazionali di categoria).

Quante pause in 8 ore di lavoro? Cosa dice la Legge

Se dovessimo dire quante pause spettano in 8 ore di lavoro, al di là del tipo di contratto che abbiamo (comprenderemo meglio dopo), sicuramente una pausa da almeno 10/15 minuti sarebbe la risposta corretta.

Naturalmente, ogni pausa pranzo è differente l’una delle altre. Alcune aziende su 8 ore di lavoro, possono concedere anche una sola pausa fino a 45 minuti (si fa riferimento al pranzo di lavoro), senza concedere altri “momenti ricreativi” durante l’arco della giornata.

Salvo accordi diversi, la Legge impone determinati requisiti da dover rispettare sulla pausa minima di lavoro (che include non solo gli orari, ma anche i giorni di riposo settimanali). A sancirlo è il Decreto Legislativo numero 66 del 2003, articolo 8, con cui stabilisce quanto segue:

Occorre una pausa di almeno 10 minuti su un turno di 6 ore, al fine di recuperare le energie psico-fisiche e affinché il dipendente possa concedersi una consumazione del pasto, attenuando il lavoro ripetitivo e monotono”.

In ogni caso ti suggeriamo di consultare il contratto CCNL, e laddove non dovesse riportare le condizioni specifiche delle ore di lavoro, allora sarai tenuto a rispettare il Decreto sopra evidenziato.

In entrambi i casi, è vietato fare 8 ore di lavoro senza pausa (al di là del tipo di contratto e dalla tipologia di lavoro svolto.

Il datore di lavoro ha il dovere di concedere almeno una pausa di 10 minuti su 6 o 8 ore di lavoro al proprio dipendente, e in casi specifici, è libero di poterne aumentare anche la durata (questo resta a sua discrezione).

Quante pause in 8 ore di lavoro: qualche esempio pratico

Abbiamo risposto a “quante pause si possono fare in 8 ore di lavoro”, ovvero una minima da 10 minuti. È chiaro che in situazioni dove il lavoro è più gravoso, il datore di lavoro tende a concedere una pausa più lunga rispetto a quelle date – senza sottovalutare il lavoro – a chi lavora in un ufficio.

Ad esempio, i conducenti professionisti hanno il diritto di concedersi una pausa di 45 minuti ogni 4 ore e mezza alla guida, visti che i rischi che potrebbe correre per sé stesso e per gli altri.

I videoterminalisti invece, hanno l’onere di prendersi una pausa di 15 minuti ogni due ore passate davanti ad uno schermo.

Se il datore di lavoro o l’impresa non dovesse rispettare le pause di lavoro (obbligatorie per Legge), la soluzione più corretta è quella di denunciare l’accaduto. La pausa non è solo un momento ricreativo che rafforza il rapporta con i colleghi, ma è soprattutto un momento per recuperare le energie psico fisiche a cui è soggetto il lavoratore.

A chi se lo stesse chiedendo, la pausa pranzo di un’ora (quando concessa), non è retribuita. Ciò significa che se stai in azienda 9 ore (di cui 8 a svolgere le tue mansioni e un’ora in pausa), quest’ultima non verrà conteggiata.

Nelle ore e/o minuti che ti verranno assegnati come pause, sappi che avrai il diritto di far ciò che più ti fa stare bene: bere un caffè, prendere un po’ d’aria fresca, scambiare quattro chiacchiere con i colleghi (anch’essi in pausa), e tutto ciò che è inerente al tuo benessere mentale.

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