Ultimamente abbiamo notato un notevole aumento di nuovi uffici dove nella loro insegna ci indicano di effettuare servizio di CAF e tutte le materie relative che possono essere correlate a questo servizio, vediamo allora insieme cosa è un CAF, e cosa dobbiamo fare per aprire un CAF nel vostro comune per aiutare i cittadini a risolvere le pratiche fiscali e tutto quello che gravita attorno al mondo dell’INPS.
I CAF sono strutture e uffici che si rivolgono principalmente e prevalentemente ai cittadini comuni e li aiutano a risolvere i loro problemi fiscali e a gestire le pratiche e richieste che si possono portare all’INPS.
CAF è la sigla che rappresenta “Centro di Assistenza Fiscale” che viene abbreviato per comodità, ma se vogliamo aprire un CAF i passaggi da fare sono pochi ma molto importanti, perché la materia fiscale che andranno a trattare non è particolarmente semplice, oggi parliamo dei CAF e delle loro possibilità di guadagno una volta aperti.
Molti cittadini hanno necessità di risolvere problemi fiscali e presentare richieste all’Inps. Ma non solo. Le pratiche burocratiche da risolvere sono tante e oggi è possibile semplificare la risoluzione tramite i CAF. Aprire un centro di assistenza fiscale potrebbe essere un lavoro abbastanza redditizio. Di seguito vi diamo tutte le informazioni per aprire e chiedere l’abilitazione per un CAF.
Cos’è un CAF?
La definizione di CAF (Centri di assistenza fiscale) viene utilizzata per definire i centri che assistono lavoratori, pensionati, e datori di lavori in alcuni caso per ottenere assistenza a livello fiscale e con pratiche che molte volte richiedono la presenza di una persona che abbia studiato la materia fiscale per evitare costosi errori.
I CAF svolgono una marea di servizi, molte volte però ci ricordiamo dei CAF solo per la compilazione del modello 730 o per firmare le dimissioni lavorative, ma normalmente i CAF svolgono anche:
Dichiarazione 730;
Dichiarazioni fiscali di ogni genere o tipologia;
Modello Isee;
Modello Iseu;
Assistenza fiscale;
Visure Catastali e ipocatastali;
Successioni e volture;
Richiesta firma digitale;
Richiesta Spid per i cittadini
Gestione rapporti di lavoro con colf e badanti
Una marea di servizi che ci consente di avere tramite il CAF un vero e proprio aiuto e grazie al suo RAF (Responsabile assistenza fiscale) che si sostituisce ai contribuenti nella responsabilità per compilare e la trasmissione telematica di atti e domande.
Esiste infatti un albo nazionale istituito dal Ministero delle Finanze che permette allo stato di controllare l’apertura dei CAF e regolamentarla per evitare l’apertura di centri improvvisati che visto la materia potrebbero creare una marea di danni. I CAF sono disciplinati dal decreto n. 241/1997, successivamente modificato dall’art. 1 del decreto legislativo 490/98, questi stabiliscono anche che l’apertura deve avvenire sotto determinare condizioni tra le quali è possibile aprire un CAF con i seguenti requisiti:
Associazione sindacale di categoria istituita da almeno 10 anni;
Organizzazione sindacale di lavoratori dipendenti e pensionati o associazioni aventi delega e con un minimo di 50.000 iscritti;
Sostituti d’imposta con almeno 50.000 dipendenti;
Associazioni affiliate a patronati con un numero di aderenti minimo di 50.000 utenti.
Di questi CAF per fare una maggiore chiarezza possiamo essenzialmente dividerli in tre gruppi che potrete trovare e usufruire nel corso della vostra vita.
CAF dedicati ai lavoratori dipendenti, si occupano principalmente dell’assistenza fiscale per i lavoratori dipendenti sia del settore privato sia del settore pubblico.
CAF datori di lavoro, sono sicuramente più rari essendo i datori di lavoro abituati a rivolgersi presso il proprio commercialista, sono principalmente rivolti ai proprietari di azienda seguendo a livello fiscale tutte le loro esigenze e alle esigenze del mondo delle partite i.v.a
CAF per i pensionati, anche i pensionati hanno bisogno di gestire ed inoltrare le loro istante all’INPS o gestire le proprie istanze fiscali.
I requisiti per aprire un CAF
Aprire un CAF non è sicuramente una roba per tutti, ci sono parecchi requisiti importanti da soddisfare e che andremo a vedere qui sotto, ovviamente tutti i requisiti possono essere superati se la volontà è veramente quella di aprire un CAF in Italia.
- Associazione sindacale con almeno 10 anni di attività;
- Associazione di lavoratori con un minimo di 50.000 iscritti;
- Consulente del lavoro o dottore commercialista in possesso di partita IVA.
L’operatore del CAF che dovrà lavorare all’interno del vostro CAF dovrà ovviamente soddisfare dei determinati requisiti, non è un lavoro semplice sopratutto per il continuo interfacciassi con le leggi Italiane e la loro fisiologica mutazione e variazione anche una volta uscite.
L’ideale sarebbe avere la presenza di un* operatore del CAF che sia formato in ambiti fiscali, possibilmente una laurea in economia o un diploma in ragioneria ma con la frequentazione assidua di corsi e aggiornamenti in materia fiscale per aggiornare al momento dell’apertura il vostro operatore in modo completo.
Ovviamente l’operatore del CAF deve avere una buona predisposizione al contatto con il pubblico, essenziale infatti che l’operatore del CAF possa mantenere il giusto e professionale rapporto di lavoro con qualsiasi utente vi si rechi per i propri problemi fiscali.
L’abilitazione del CAF
Ovviamente per aprire un CAF non è abbastanza affittare o avere a disposizione la struttura dove inserirlo, gran parte delle difficolta nell’apertura di un centro di assistenza fiscale deriva dalla burocrazia che come sempre complica un pò i fattori.
Il primo passo da fare per aprire un CAF è chiedere l’autorizzazione all’Agenzia delle Entrate presentando la domanda con tutti i dati della società che richiede l’apertura del CAF, nella domanda per l’apertura sicuramente vi verranno richiesti:
Codice Fiscale e Partita I.V.A della società
Dati dei membri del consiglio di amministrazione
Dati e requisiti obbligatori dei RAF (Responsabile assistenza Fiscale)
Indicazione sulla sede scelta per l’apertura
Atto costitutivo della società
Polizia assicurativa con responsabilità civile
Relazione tecnica sul rispetto dei requisiti di adeguatezza tecnica ed organizzativa del CAF
Piano di formazione dei lavoratori dipendenti (in caso di presenza di lavoratori dipendenti)
Iscrizione all’albo dei CAF
Il secondo passaggio per l’apertura del centro di assistenza fiscale è l’iscrizione all’Albo dei CAF per lavoratori dipendenti o per le imprese. Ovviamente la regolamentazione dei CAF e della sua operatività è decisa esclusivamente dall’Agenzia delle Entrate, infatti se dovessero incombere cambi societari o variazioni nel nostro Centro di Assistenza Fiscale dovrete darne immediatamente comunicazione ad essa onde evitare sospensioni o grattacapi.
Solo dopo il via libero conferito dalla Agenzia delle Entrate potrete usare la denominazione CAF o Centro di assistenza fiscale, senza questa non potrete usare questa denominazione.
Costi gestione e Sede del vostro CAF
Essenzialmente per aprire un CAF non avrete bisogno di grosse metrature, come avrete notato infatti molti centri di assistenza fiscale utilizzano uffici che non superano i 80mq e molte volte sono inseriti in due stanze visto il ridotto spazio necessario per eseguire le consulenze e l’invio delle pratiche.
Se siete già un professionista che lavora nel mondo fiscale o un consulente, per te l’apertura di un CAF è sicuramente più semplice perché il costo della sede è già ammortizzato dal tuo normale lavoro è si tratta quindi di inserire un servizio in più per aumentare il fatturato annuale.
Diversamente dovrete attrezzarvi trovando un locale che abbia un minimo di 60mq, investire anche nell’arredamento che può anche essere minimale ma composto da:
Scrivania
Separatore in plexiglass
Sedie
Archivio
Dotazione informatica
Fino a pochi anni fa però il costo maggior per l’apertura era rilegata al comporta Hardware ma in questi casi esistono molti siti che vendono dispositivi e computer ricondizionati che vi permetteranno di ammortizzare l’investimento per l’apertura di un CAF.
Un rapido calcolo ci porta a pensare che per l’apertura di un CAF il costo medio si aggira intorno ai 20.000 euro per la partenza, in questi costi oltre che alle spese elencate sopra trovano anche spazio le spese pubblicitarie per far conoscere il vostro centro e iniziare da subito ad incassare e far rientrare i soldi investiti. (Nei soldi elencati abbiamo anche calcolato lo stipendio di un operatore per i primi sei mesi)
Aprire un CAF in franchising o affiliazione
Per aprire un CAF non è per forza necessario avere tutti i requisiti predisposti sopra, molti CAF infatti sono aperti in franchising e permettono ai titolari di avere il proprio centro di assistenza fiscale già pronto senza grossi sbattimenti.
Il grosso beneficio di aprire in franchising è quello di avere una formazione costante che viene offerta al franchisee per continuare a mantenere un livello di preparazione adeguato per competere con la concorrenza e riuscire a marginare maggiormente ad ogni servizio offerto. Anche i programmi informatici e la pubblicità molte volte viene sgravata dal franchising che si occupa di gestire il marketing del marchio a livello nazionale e quindi continuare a portarvi nuovi clienti freschi.
Ovviamente questi benefici vanno “pagati” e ogni anno o mese dovrete versare la vostra quota per il mantenimento di questo franchising che vi permette di avere un CAF “chiavi in mano“.
Un discorso simile su molto è l’apertura del CAF in affiliazione, praticamente si tratta di lavorare per l’associazione con una tua attività, ideale per creare piccoli corner mono persona, il vostro guadagno si rapporta sulla divisione della tessera associativa con l’associazione dei lavoratori alla quale hai deciso di affiliarti, potrai usare senza problemi loghi, denominazione ed avere assistenza, software gratuiti e corsi di aggiornamento per elevare la crescita tua e del tuo team
Quanto si guadagna con un CAF ?
Questo è sicuramente il capito che aspettavate un pò tutti, quanto si guadagna da un centro di assistenza fiscale?
Il guadagno del vostro CAF dipenderà ovviamente dai servizi che vengono offerti e dalla bravura di chi riesce ad entrare nel cuore dei clienti che decideranno di affidarsi a te per gestire le loro problematiche.
I CAF guadagnano principalmente dai clienti che pagano le prestazioni che vengono eseguite e i tesseramenti annuali, e dallo stato che riconosce ad ogni singola pratica una piccola % riconoscendo l’aiuto che viene offerto all’Agenzia delle Entrate che altrimenti si troverebbe sommersa di pratiche e di lavoro da smaltire.
Responsabilità del CAF ed eventuali sanzioni
Parliamo di una questione molto delicata, ogni CAF è tenuto a rispondere dei propri errori, e visto che errare è umano, ogni CAF deve obbligatoriamente stipulare una polizza assicurativa che gli permetta di tutelarti in caso di danni commessi, questo che l’errore sia stato commesso dal dipendente o dal titolare non cambia, quando maneggiamo il futuro fiscale di altri è sempre meglio avere delle tuttele per evitare che si possano commettere gravi danni.
Il CAF può essere revocato per un tempo massimo di 12 mesi se gli errori commessi sono sistematici e ripetuti, questo perché l’obbiettivo primario è la tutela dei contribuenti che si affidano in buona fiducia per far gestire al CAF le proprie esigenze e problematiche fiscali.
I Caf possono offrire servizi online?
Ovviamente questo è un argomento molto in voga anche per via della pandemia, ma sostanzialmente sarebbe sempre meglio che gli utenti vadano di persona al CAF per evitare errori di compilazione o problematiche che potrebbero comportare gravi danni all’utente.
I clienti possono usare i servizi web per rimanere in contatto con il loro consulente, mantenere i loro appuntamenti, compilare documenti e fissare appuntamenti.
L’esempio della digitalizzazione e della possibilità di avere un CAF online è sicuramente l’App Digita dei CAF Cgil, un app che aiuta a capire quali e quante tasse andremo a pagare, controllare le scadenze fiscali e ci da una mano ad interagire con le varie agevolazioni fiscali che ci permettono di rispamiare e/o agevolare il nostro lavoro.
I servizi fiscali online non sono pensati per prendere il posto di un commercialista o di un consulente CAF, ma piuttosto per assistere sia il contribuente che l’esperto. In sostanza, grazie a questi servizi, il cliente è più informato e responsabile, mentre l’intermediario (Caf, commercialista, consulente) può ottenere tutta la documentazione fiscale semplicemente cliccando un pulsante. Ovviamente questi servizi online di Assistenza Fiscale sono divenuti fondamentali per via della pandemia appena scaturita ed ancora in corso, ma sicuramente apprezzati dagli utilizzatori che cosi non sono costretti a fare code ed aspettare.