Discriminazione delle donne nel lavoro

Così come quello maschile, il lavoro femminile rappresenta un aspetto fondamentale per lo sviluppo occupazionale del nostro Paese, una vera e propria colonna portare che è stata ignorata e nascosta per molti anni, vediamo oggi come le donne discriminate sul lavoro possono ribellarsi e riprendere in mano la propria dignità.

Una donna che lavora si riconosce indipendente, importante a livello sociale, motivo per cui il lavoro è un’attività indispensabile che desidera preservare, molte volte però alle donne rimane una fetta di lavoro marginale, molte volte lavoro in nero che viene pagato molto meno dei colleghi maschi. 

Tuttavia, nonostante i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni, le donne subiscono discriminazione per quanto riguarda l’intero ambito lavorativo sia nella fase produttiva si in quella dirigenziale. Non a caso è molto bassa la percentuale di individui femminili ai vertici di un’azienda, aumentando ancora di più la casistica delle donne discriminate sul lavoro.

Le cause di tali (e molte altre) discriminazioni dipendono da una serie di fattori, tra cui la disparità di genere, nonché l’obbligo delle donne di adempiere alla maternità ed ai relativi compiti, quindi vedremo in questo articolo oltre alle varie casistiche sulla discriminazione delle donne nel lavoro anche come affrontare la discriminazione delle donne nel lavoro.

Continuate con la lettura di questo articolo per maggiori informazioni in merito.

Discriminazioni principali delle donne nel lavoro

La parità di genere tra uomo e donna prevede che quest’ultima possa avere accesso a qualunque lavoro, ricevendo lo stesso trattamento e la stessa paga di un uomo al suo identico livello di competenze. Tuttavia si tratta di un diritto non del tutto praticato, in quanto la disparità tra i due sessi è molto radicata in qualunque sfera sociale e privata. Vediamo ora alcuni casi di discriminazione femminile sul lavoro e che ci possono aiutare a capire se anche voi siete vittime di questo.

Le discriminazioni principali che avvengono sul luogo di lavoro sono le seguenti.

  • Differenza di paga tra uomo e donna nonostante la parità nelle prestazioni richieste.
  • Licenziamenti e demansionamenti in caso di maternità.
  • Molestie sessuali nei confronti delle donne, atti alla violazione della loro dignità.
  • Disparità nei ruoli gerarchici di un’azienda.
  • Disparità di trattamento e di condizione lavorativa

Settori con maggiore livello di disoccupazione femminile

Sebbene si tratta di dati aggiornati annualmente, i settori in cui il gender gap è molto presente e pressante sono pressoché sempre gli stessi. Si tratta della sezione agricoltura, della sezione costruzioni, trasporto, magazzinaggio e industria estrattiva. 

Per quanto appurato che le abilità e le prestazioni di una persona non abbiano nulla a che vedere col proprio genere, le disparità e le discriminazioni a riguardo sono ancora elevate e radicate contribuendo alla discriminazione delle donne nel mondo oggi.

Disparità di genere in Italia

Con il termine disparità di genere ci si riferisce ad una condizione per cui uno dei due generi viene discriminato e sotto rappresentato rispetto all’altro in uno o più ambienti. Nel caso specifico del lavoro, il gender gap fa riferimento alle divergenze circa la carriera, la retribuzione e l’ottenimento del lavoro nel medesimo ambito.

In Italia vi è una differenza del 20% tra le donne e gli uomini lavorativamente occupati. Se non altro secondo le statistiche Eurostat il nostro Paese è uno di quelli più discriminanti per le donne, almeno a livello europeo, classificandosi al secondo posto dopo la Grecia.

Si tratta di dati assurdi, soprattutto se si considera che sono le donne a laurearsi prima e ad ottenere voti più alti rispetto agli uomini. Per non parlare della differenza di retribuzione che allontana i due individui dell’11,5%.

Dimissioni obbligate per le donne

La maggior parte delle aziende attua una pratica che obbliga le donne a licenziarsi: si tratta delle dimissioni in bianco che vengono chieste ancora prima dell’assunzione. 

La donna, in questo caso, firma il foglio delle dimissioni a fronte di una gravidanza, una malattia o un diverbio. Fortunatamente esiste la Legge 188/2007 che tutela le donne in merito. Vediamola di seguito.

  • Estesa a qualunque tipologia di lavoro, la Legge 188/2007 stabilisce che le dimissioni volontarie vengono definite tali soltanto se non firmate in anticipo.
  • Indica dov’è possibile reperire i moduli corretti da compilare, i quali sono ovviamente gratuiti.
  • In caso di eventuali abusi, la Legge rimanda ad un apposito decreto.

Molte volte la donna che rimane incinta deve obbligatoriamente ri-arrangiarsi con altri lavori da casa e lavori che magari possono adattarsi alle esigenze della neo-mamma.

Come affrontare la discriminazione delle donne nel lavoro

Se vogliamo affrontare la discriminazione sul lavoro in maniera completa e ufficiale dovremo armarci di astuzia e di un attimo di pazienza, questo perché è fondamentale avere le prove e averne anche parecchie se vogliamo dimostrare in una eventuale causa di aver subito una discriminazione sul lavoro.

Questi consigli sono generici e vanno bene sia che la discriminazione è stata subita da una donna sia da un uomo, le discriminazioni sul lavoro sono la cosa peggiore dopo non ricevere lo stipendio.

Raccogli le prove: Difficilmente riuscirai in una eventuale causa o accusa a dimostrare la discriminazione subita sul lavoro se non hai le prove, cerca quindi di raccogliere il maggior numero di prove possibili prima di interrompere il rapporto di lavoro.

Registra i testimoni: Molte volte i testimoni possono ritrattare per paura o perché vengono minacciati, nel caso delle discriminazioni sul lavoro cerca sempre di far firmare la dichiarazione o di registrarla in modo da avere una prova tangibile e non annullabile della testimonianza in modo da annullare un eventuale ritrattamento della cosa.

Rivolgiti ad un avvocato: Fondamentale è affidarsi ad una figura esperta che possa affiancarci e seguire per il nostro caso, da soli difficilmente riuscirete a portare avanti la vostra battaglia da soli in maniera efficace.

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